Come scegliere una microSD: guida all'acquisto #report #analisi

Se la Natura è una foresta di simboli (cit.), il mondo tecnologico è una foresta di standard. Chi valuta l'acquisto di una scheda microSD dovrebbe subito armarsi di machete virtuale e iniziare a sfoltirla per raggiungere un duplice obiettivo: essere consapevoli di ciò che si acquista e investire il budget senza inutili sprechi. Cosa cambia tra le varie schede microSD? Vale la pena di spendere il doppio per i modelli identificati del suffisso "Pro"? e, soprattutto, quali sono i rischi a cui si va incontro quando si punta al massimo risparmio? Per offrire utili spunti di riflessione a riguardo, abbiamo scelto di acquistare e provare le principali schede microSD con taglio di memoria da 64GB attualmente disponibili su Amazon (dati aggiornati a marzo 2017). Come di consueto nei nostri #report, non trascureremo una ricognizione delle fonti ufficiali che, nel caso specifico, coincidono con quelle prodotte dalla SD Association, ovvero l'organizzazione fondata nel 2000 da Panasonic, SanDisk e Toshiba che si occupa di delineare ed incentivare l'adozione degli standard delle schede di memoria. Gli amanti del "salto alle conclusioni" possono passare alla sezione "Dieci consigli per evitare guai".

QUESTIONE DI STANDARD

Gli standard delle schede microSD non sono nati per caso, ma sono il frutto della volontà di consentire l'idetificazione a colpo d'occhio delle principali caratteristiche del prodotto, in funzione degli scopi per cui possono essere impiegate. La prima domanda è quindi perché si acquista una scheda di memoria. I principali ambiti di impiego sono: Per espandere la memoria dello smartphone e immagazzinare un maggior numero di app, foto e video

e immagazzinare un maggior numero di app, foto e video Per espandere la memoria di PC/tablet/console portatili

Per registrare foto e video con fotocamere e videocamere (comprese quelle installate sui droni) Per semplificare - gli amanti dei dettagli possono trovarli presso il sito ufficiale della SD Association - si può partire ricordando le tre sigle che indicano la CAPACITA' delle schede di memoria: SD - sino a 2GB

- sino a SDHC - con capienza compresa tra 2GB e 32GB

- con capienza compresa tra SDXC - con capienza compresa tra 32GB e 2TB Teoricamente, scegliendo di analizzare, come abbiamo fatto, un gruppo di microSD da 64GB, ci dovremmo trovare di fronte a schede identificate con la sigla SDXC. Praticamente, la realtà del mercato - soprattutto quello dei prodotti distribuiti da brand poco noti - ci riserva sorprese, come testimonia la microSD da 64GB di Mx Onda, identificata come SDHC - ma le SDHC non dovevano arrestarsi a 32GB per la SD Association? Si tratta di un'evidente gestione un po' troppo creativa dell'indicazione delle specifiche del prodotto, che può generare confusione nel consumatore. Il primo suggerimento è fare attenzione alle indicazioni presenti sui prodotti più economici o distribuiti da brand poco noti: si potrebbe trattare di informazioni errate e fuorvianti.

Sono sempre tre gli standard che indicano la VELOCITA' e ciascuno è identificato da un simbolo ben preciso. Speed Class (simbolo: numero inscritto in una circonferenza)

(simbolo: numero inscritto in una circonferenza) UHS Speed Class (simbolo: numero inserito in una "U")

(simbolo: numero inserito in una "U") Video Speed Class (simbolo: numero preceduto da una "V") Velocità, però, vuol dir tutto e niente: la SD association fa espressamente riferimento alla velocità di scrittura sequenziale minima . Il numero associato al simbolo identifica il numero di MB/s. Far meglio della SD Association nella stesura di un prospetto comparativo delle velocità di ciascuna classe di prodotto è difficile, quindi ecco quello ufficiale.

Non in tutti gli ambiti la velocità di scrittura sequenziale è l'unico parametro rilevante. Si pensi, ad esempio, all'attività di lettura/scrittura dei dati delle app per smartphone. In tali casi diventano più rilevanti le velocità in scrittura e lettura casuale: partendo da tale considerazione, la SD Association ha adottato un ulteriore standard, l'Application Performance Class, che identifica con loghi A1 e A2 i prodotti che lo soddisfano. Schede microSD conformi allo standard A1 e A2 devono rispettare non solo il parametro dei 10 MB/s minimi in lettura sequenziale, ma anche quelli dei 1500/500 IOPS (Input/output Operations Per Second) in lettura e scrittura casuale nel caso dello standard A1 e dei 4000/2000 IOPS in lettura e scrittura casuale nel caso dello standard A2. Vi è da dire che nessuna delle microSD oggetto del nostro test riportava le dicitura A1 e A2 sulla confezione e sul prodotto, trattandosi standard relativamente recenti. La mancata conformità formale allo standard non implica necessariamente che si tratta di schede non in grado di soddisfarlo: semplicemente, non è possibile stabilirlo con certezza a priori. Obiettivo della SD Association è appunto quello di rendere immediata l'identificazione delle schede che soddisfano determinati requisiti con i due appositi loghi.

La velocità è un parametro indubbiamente importante per valutare la qualità di una scheda microSD, ma non certamente l'unico, né deve essere ricercata ad ogni costo, se lo specifico ambito di applicazione non lo richiede. Ad esempio, utilizzare una scheda che offre una velocità di scrittura sequenziale superiore ai 60MB/s può far comodo, ma, diventa non indispensabile anche se non si registrano video in 4K (si torni a riflettere sul prospetto sopra riportato). Non si pensi, da ultimo, che acquistare la microSD più veloce del mercato farà di colpo schizzare a livelli record le prestazioni della fotocamera, dello smartphone o del tablet. Non bisogna infatti confondere la classe di velocità certificata della microSD con l'interfaccia della periferica che sarà chiamata a gestirla: nel caso specifico, per sfruttare al massimo le schede provate - tutte con certificate SDXC I - con l'eccezione dell'equivoca proposta Mx Onda - bisognerà inserirle in un dispositivo con interfaccia UHS-I.

PER UN PUGNO DI MICROSD

Le undici schede microSD riportate di seguito, commercializzate da sette marchi differenti, offrono un quadro abbastanza fedele della variegata offerta di soluzioni presenti sul mercato. Ai modelli top, tutti di classe UHS U3, come la SanDisk Extreme PRO o la Verbatim Pro+, si sommano quelli di fascia media e bassa, tra cui non mancano soluzioni molto economiche provenienti da brand meno noti. Ad incidere sul prezzo finale, al netto delle immancabili promozioni, contribuisce in maniera marginale anche il packaging e la presenza di un adattatore microSD fornito in dotazione. Da notare come nei prodotti di fascia alta dei marchi più noti l'indicazione delle velocità sia riportata in maniera più esaustiva con i dati delle velocità massime in lettura e scrittura. I produttori di schede microSD pongono poi l'accento su altri aspetti che può esser utile prendere in considerazione in fase di acquisto, come, ad esempio, la resistenza del prodotto ai liquidi, ai raggi X ed agli urti. Aspetti importanti per garantire l'affidabilità della scheda nel tempo e per consentirne l'impiego negli scenari di utilizzo più disparati. La maggior parte delle schede provate recava le certificazioni agli agenti appena citati; si consiglia, comunque, di consultare il materiale di supporto ufficiale per accertare l'effettivo grado di resistenza.

Modello Classe UHS Velocità* Resistenza ad

acqua, temp, raggi X* Adattatore microSD

incluso Kingston microSDXC 1 sino a 45MB/s in lettura Si No Lexar High Perf 300x 1 sino a 45MB/s in lettura Non dichiarato Si Lexar High Perf 633x 1 sino a 95MB/s in lettura Non dichiarato Si Mx Onda 1 Non dichiarata Non dichiarato Si Samsung EVO 1 sino a 48MB/s Si Si Sandisk Extreme 3 sino a 90MB/s lettura

sino a 60MB/s scrittura Si Si Sandisk Extreme Pro 3 sino a 95MB/s lettura

sino a 90MB/s scrittura Si Si Sandisk Ultra 64GB 1 sino a 48 MB/s in lettura Si No Toshiba Exceria 3 sino a 90MB/s in lettura Si Si Transcend 1 sino a 60MB/s Si Si Verbatim Pro+ 3 sino a 90MB/s lettura

sino a 80MB/s scrittura Si, tranne raggi X Si *Dati dichiarati dal produttore

Il prezzo diventa spesso determinante in fase d'acquisto, ma, come emergerà a breve, non può essere considerato l'unico fattore determinante, soprattutto quando, a fronte di un risparmio di pochi euro, si rischia di compromettere l'integrità dei dati personali. Il prospetto riassuntivo riportato di seguito permette di percepire il divario esistente tra i vari prodotti:

La forbice di prezzi spazia dai 18,40 euro della microSD Mx Onda e sfiora i 60 euro della Sandisk Extreme Pro, modello che ha contribuito ad innalzare il prezzo medio di 33,34 euro dei modelli oggetti della nostra prova.

Metodologia di test: Per provare le schede abbiamo utilizzato quattro software ... CrystalDiskMark 5.2.1 x64 (PC) per provare la velocità di lettura/scrittura

per provare la velocità di lettura/scrittura SD Insight (Android) per verificare l'autenticità delle singole schede

per verificare l'autenticità delle singole schede H2testw (PC) per verificare, in casi dubbi, l'insorgere di errori in fase di lettura/scrittura

per verificare, in casi dubbi, l'insorgere di errori in fase di lettura/scrittura SD Card Formatter 4.0, il tool per la formattazione delle schede fornito dalla SD Association ... e un hardware composto da: PC Intel Core i7 con 16GB di RAM

Card Reader Kingston FCR-HS4, USB 3.0

Smartphone Samsung Galaxy S7 Edge In presenza di risultati eccessivamente incoerenti tra un test e l'altro abbiamo ripetuto più volte la prova. Tutti i test sono stati effettuati senza utilizzare l'adattatore fornito in dotazione (la microSD è stata inserita direttamente nel card reader connesso alla porta USB 3.0 del PC).

CrystalDiskMark 5.2.1 offre la possibilità di verificare la velocità in lettura e scrittura sequenziale, sia la velocità di lettura e scrittura casuale di file di piccole dimensioni (4k). La prima è una modalità di memorizzazione e recupero dei dati che riflette lo scenario reale della registrazione e riproduzione di file video: i dati vengono registrati/recuperati senza saltare di settore in settore.

Interessante notare come i prodotti di fascia alta, tendenzialmente, oltre ad offrire le prestazioni più elevate del gruppo, come è lecito attendere, esibiscono performance rilevate perfettamente in linea con quelle dichiarate dal produttore. Esemplare è il caso di Sandisk che con la Extreme PRO dichiara espressamente sulla confezione prestazioni di lettura e scrittura sino a 95MB/s e 90MB/s rispettivamente, mentre la Extreme Plus supera i scrittura il valore dichiarato dall'azienda (70,6 MB/s quello rilevato, 60 MB/s quello dichiarato). Non mancano alcune eccezioni, come la Verbatim Pro+ che, pur offrendo ottime prestazioni in lettura e scrittura, non riesce a raggiungere il valore dichiarato dal produttore nel test di scrittura sequenziale (60,1 MB/s il valore rilevato, sino ad 80 MB/s quello dichiarato). Altro dato che bisogna sottolineare riguarda la constatazione che altri brand, si veda ad esempio Lexar o Toshiba, superano l'impasse limitandosi a dichiarare velocità di scrittura genericamente inferiori a quelle di lettura. Lexar, al tempo stesso, con la High Performance 300X mostra di essere stata molto prudenziale dichiarando la velocità di lettura sequenziale: 93,1 MB/s la velocità rilevata, 45 MB/s quella dichiarata - meglio così. Non sorprende, poi, che la scheda più economica del gruppo sia anche quella che offre le prestazioni peggiori. Il riferimento va alla Mx Onda, che chiude la classifca con un valore di lettura e scrittura sequenziale rispettivamente pari a 21,1 MB/s e 5 MB/s. Val la pena risparmiare? Una prima risposta è legata alla constatazione di quanto sia marcato il divario con la Samsung EVO, una microSD che costa solo pochi euro in più (23,15 euro contro i 18,4 euro), ma che offre prestazioni in lettura sequenziale più che raddoppiate e in scrittura sequenziale quasi cinque volte maggiori.

Il secondo test rileva la velocità di lettura e scrittura casuale di file di piccole dimensioni (4k), attività simili a quelle che si compiono memorizzando e richiamando i dati delle app di uno smartphone. E' fisiologico che tali valori siano molto inferiori a quelli in lettura e scrittura sequenziale, perché il sistema recupera i dati da settori non contigui, ma i rapporti di forza tra le varie microSD tornano a riproporsi e, ancora una volta, la doppietta Sandisk si porta al comando con valori in scrittura superiori ai 3 MB/s, inarrivabili per il resto del gruppo. Tra i prodotti di fascia media fa bene la Sandisk Ultra, mentre la Samsung EVO si ripropone come il modello caratterizzato da un rapporto qualità-prezzo molto convincente. Inutile risparmiare cinque euro per ottenere prestazioni molto più deludenti. Ed iniziamo ad aprire il capitolo della Mx Onda, che nel secondo test mostra in maniera ancor più evidente gli svantaggi derivanti dall'acquisto di una soluzione a basso costo di un brand poco noto: i valori in lettura casuale sono inferiori al MB/s e quelli in scrittura a dir poco inconsistenti. Dopo aver ripetuto più volte il test, iniziamo ad ipotizzare che la microSD possa avere qualche problema più serio.

Gli stessi valori di scrittura casuale con file da 4k si possono esprime in IOPS (input/output operations per second) e lo facciamo generando i due ulteriori grafici che seguono perché, come accennato in precedenza, la SD Association prende in considerazione gli IOPS minimi in lettura e scrittura casuale come parametro per l'assegnazione delle certificazioni A1 e A2. Abbiamo quindi tracciato la soglia minima indicata dalla SD Association in scrittura e lettura per l'attribuzione della certificazione A1: 1500 IOPS in lettura sequenziale e 500 IOPS in scrittura casuale.

In lettura casuale la Lexar High Performance 300x, la Kingston e la Mx Onda non riescono a raggiungere la soglia indicata dalla SD Association, mentre la selezione diventa ancor più dura nel test di scrittura casuale che consente solo a tre modelli di soddisfare i requisiti A1. Non sorprende che a farlo siano le schede di fascia alta: Sandisk Extreme Pro e Sandisk Extreme. In questo test fa bene anche la Sandisk Ultra, seppur con un valore al limite.

Intendiamoci, la nostra prova è stata effettuata utilizzando un PC ed eliminando qualsiasi collo di bottiglia rappresentato da smartphone equipaggiati con processori più o meno performanti. Non è detto che i valori emersi nel test possano essere ottenuti con qualsiasi smartphone in commercio . La stessa SD Association invita i produttori di microSD a valutare bene la metodologia di test utilizzata prima di segnalare la conformità allo standard A1, ed è anche per questo che, al momento, le microSD che sfoggiano i loghi A1 e A2 sono ancora poco diffusi, al pari dei dispositivi certificati per offrire tali prestazioni.

CACCIA AL FAKE

Abbiamo iniziato il nostro approfondimento, avendo ben chiare le lamentele abbastanza diffuse tra gli acquirenti di una scheda microSD, spesso attratti da prezzi particolarmente convenienti. Dietro all'apparente convenienza si nascondono, a volte, prodotti di scarsa qualità che determinano - a detta dei malcapitati utenti - due tipologie di problematiche: errori nella gestione dei dati (scrittura e lettura) e capacità effettiva inferiore a quella dichiarata, che si palesa tale dopo la formattazione della microSD. Non abbiamo dovuto faticare molto per imbatterci in uno dei due problemi: gli errori nella gestione dei dati. Il prodotto ''problematico'' è sempre la Mx Onda. A far sorgere il dubbio che la microSD potesse avere qualche difetto sono stati i punteggi del test in scrittura casuale in 4k, come detto decisamente bassi - anche al di là del livello di prestazioni che è lecito attendere da un prodotto di fascia economica. Preliminarmente abbiamo utilizzato l'app per smartphone Android SD Insight che offre una prima valutazione sul grado di ''genuinità" della scheda microSD individuando le schede contraffatte. L'app testa la scheda e rileva il nome del produttore insieme ad altri dati come la data di produzione, ma la prova può anche concludersi con l'attribuzione dello stato di "UNKNOWN" - quando il produttore non può essere identificato, senza che ciò implichi necessariamente che la scheda è contraffatta - o di "INVALID - quando il produttore non può essere identificato e la scheda è probabilmente contraffatta. Kingston UNKNOWN Lexar High Perf 300x OK Lexar High Perf 633x Ok Mx Onda INVALID Samsung EVO OK Sandisk Extreme OK Sandisk Extreme Pro OK Sandisk Ultra OK Toshiba Exceria M302-EA OK Transcend Premium 400x OK Verbatim Pro+ OK

La MX Onda è l'unica microSD del lotto ad essere contrassegnata come probabilmente contraffatta. Per la Kingston non è possibile individuare il produttore - che potrebbe essere semplicemente assente nel database di SD Insight, mentre tutte le altre schede possono essere considerate autentiche e realizzate da produttori che è possibile identificare con precisione. Non sempre il produttore della scheda coincide con il brand che la commercializza - si vedano ad esempio i dati delle microSD Lexar o Transcend - ma ciò non incide sulla bontà del prodotto. Nel caso di Sandisk, Samsung e Toshiba produttore e venditore sono i medesimi.

Cosa è lecito attendere da una scheda contraffatta? per rispondere abbiamo effettuato un ulteriore prova utilizzando l'applicazione H2testw che effettua un test articolato in due fasi: nella prima il software scrive una determinata porzione della memoria microSD - tutto lo spazio disponibile nel nostro caso - nella seconda verifica che l'operazione di scrittura non abbia generato errori. Il test della Mx Onda evidenzia un risultato a dir poco inquietante: la scheda viene etichettata come prodotto probabilmente difettoso e dei 64GB nominali solo 3,9 GB hanno consentito una scrittura senza errori, nei restanti 58,5 GB i dati sono risultati corrotti.

Per completezza di informazione, aggiungiamo che, nonostante le ripetute formattazioni effettuate con il tool indicato dalla SD Association, i risultati registrati dalla Mx Onda non sono cambiati. La capacità nominale, al tempo stesso, è sempre rimasta corrispondente a quella dichiarata sulla confezione. Quanti di quei 64GB siano effettivamente utilizzabili senza incappare in errori di scrittura, però, è un altro discorso. Nell'utilizzo pratico è stato possibile utilizzare la scheda per memorizzare foto e video sullo smartphone, ma mentiremmo se dicessimo che siamo disposti ad usarla nel nostro smartphone personale dopo aver analizzato tutti i risultati dei test condotti.

DIECI CONSIGLI PER EVITARE GUAI

Al termine della nostra ricognizione del corposo set di schede microSD da 64GB è possibile individuare alcuni suggerimenti che riportiamo in forma sintetica, per poi passare alle conclusioni. Alcuni sono semplicemente frutto del buon senso, ma se il buon senso non manca i risultati delle nostre prove dovrebbero offrire lo spunto mancante per seguirli: Diffidare dai prodotti distribuiti da brand poco conosciuti e/o proposti a prezzi troppo bassi . Si rischia di incappare in microSD difettose che possono compromettere l'integrità dei dati.

dai prodotti distribuiti da . Si rischia di incappare in microSD difettose che possono compromettere l'integrità dei dati. (Come corollario) Preferire , a parità di fascia di prezzo, il prodotto di un brand conosciuto , anche se si tratta del modello di fascia più bassa del suo catalogo.

, a parità di fascia di prezzo, il prodotto di un , anche se si tratta del modello di fascia più bassa del suo catalogo. Fare attenzione alle indicazioni riportate sulla confezioni e sulle stesse microSD, prodotti di dubbia qualità possono riportare indicazioni errate e fuorvianti. Si veda l'inesistente (e del tutto fuori standard) micro SDHC da 64GB di Mx Onda

riportate sulla confezioni e sulle stesse microSD, prodotti di dubbia qualità possono riportare indicazioni errate e fuorvianti. Si veda l'inesistente (e del tutto fuori standard) micro SDHC da 64GB di Mx Onda Anche nel caso di prodotti di marchi noti prestare attenzione a come velocità viene riportata sulle confezioni e sul materiale di supporto. Si riscontra la tendenza nei prodotti di fascia medio e bassa ad indicare la velocità massima in lettura, mentre quella in scrittura viene spesso definita genericamente inferiore a quella in lettura o per nulla esplicitata.

sulle confezioni e sul materiale di supporto. Si riscontra la tendenza nei prodotti di fascia medio e bassa ad indicare la velocità massima in lettura, mentre quella in scrittura viene spesso definita genericamente inferiore a quella in lettura o per nulla esplicitata. In caso di dubbi sull'autenticità della microSD , utilizzare i programmi come quelli che abbiamo utilizzato (il link per il download è riportato a fine articolo) e contattare il venditore per chiedere l'eventuale sostituzione del prodotto. Preferire store noti semplifica le operazioni di sostituzione.

, utilizzare i programmi come quelli che abbiamo utilizzato (il link per il download è riportato a fine articolo) e contattare il venditore per chiedere l'eventuale sostituzione del prodotto. Preferire store noti semplifica le operazioni di sostituzione. Tenere presente che le velocità massime in lettura e scrittura dichiarate dal produttore possono variare in base all'hardware utilizzato e in base al tipo di scrittura/lettura (sequenziale o casuale) - non si pretenda di ritrovare su uno smartphone di fascia bassa le stesse prestazioni che sono rilevate su PC deskotp

in base all'hardware utilizzato e in base al tipo di scrittura/lettura (sequenziale o casuale) - non si pretenda di ritrovare su uno smartphone di fascia bassa le stesse prestazioni che sono rilevate su PC deskotp In fase d'acquisto prendere in considerazione altri fattori oltre la velocità che possono risultare utili in base allo specifico utilizzo. Ad esempio, pagare qualche euro in più per una microSD certificata per la resistenza ai liquidi o agli sbalzi termici può valer la pena se si intende impiegarla in una videocamera di sorveglianza da esterna. Anche in questo caso, attenzione alle indicazioni del produttore per stabilire, nel caso specifico, la certificazione assegnata

che possono risultare utili in base allo specifico utilizzo. Ad esempio, pagare qualche euro in più per una microSD certificata per la resistenza ai liquidi o agli sbalzi termici può valer la pena se si intende impiegarla in una videocamera di sorveglianza da esterna. Anche in questo caso, attenzione alle indicazioni del produttore per stabilire, nel caso specifico, la certificazione assegnata Evitare sprechi : può risultare inutile spendere troppo; ad esempio una microSD con valori di scrittura da 90MB/s risulta sprecata se la si utilizzerà solo per registrare video in formato FullHD

: può risultare inutile spendere troppo; ad esempio una microSD con valori di scrittura da 90MB/s risulta sprecata se la si utilizzerà solo per registrare video in formato FullHD Avere ben chiaro il significato dei loghi ufficiali della SD Association per non lasciarsi fuorviare (ad esempio, classe 10, U1 e V10 esprimono la stessa velocità di scrittura sequenziale di 10MB/S e possono essere riportati tutti e tre sulla confezione)

per non lasciarsi fuorviare (ad esempio, classe 10, U1 e V10 esprimono la stessa velocità di scrittura sequenziale di 10MB/S e possono essere riportati tutti e tre sulla confezione) Non sono ancora diffuse le schede microSD contraddistinte dai loghi A1 e A2 che attestano l'attitudine ad offrire prestazioni di alto livello nella gestione delle app e dei file di piccole dimensioni. L'assenza di tali loghi non si traduce necessariamente in prestazioni deludenti in tali scenari di utilizzo e, in questa fase di mercato, non può essere considerato un elemento di demerito del prodotto.

RISPARMIO SI, MA CON CAUTELA

Due ordini di considerazioni finali. In primo luogo, il nostro approfondimento non voleva porsi tanto come una recensione comparativa delle schede microSD testate, quanto rispondere alla domanda iniziale sull'opportunità di puntare al massimo risparmio quando si sceglie un modello con una capienza generosa. Al tempo stesso, è ugualmente possibile tracciare delle valutazioni sui singoli modelli, prima di passare alla risposta sintetizzata nel titolo di apertura.

Apprezzabile in fascia bassa la soluzione proposta da Samsung, che colpisce per il buon rapporto qualità-prezzo e per prestazioni in lettura e scrittura sequenziale che sfiorano, e in alcuni casi superano, i valori raggiunti da modelli più costosi. Si tratta, quindi, di una soluzione economica per chi ha intenzione di utilizzarla con smartphone e tablet. Sull'altro fronte si collocano le proposte di fascia alta, le più versatili per ogni impiego. Le proposte Sandisk offrono le prestazioni più elevate del lotto in tutti i test, ma, esaminando i prezzi rilevati su Amazon, la preferenza ricade sulla Sandisk Extreme, proposta a 15 euro in meno - sempre che i quasi 20 MB/s in scrittura sequenziale in più rilevati a favore della Pro non siano determinanti - ricordiamo che valori di scrittura sequenziale minima di 60MB/s sono ritenuti ottimali per la registrazione/riproduzione di filmati in 4k dalla SD Association e che tutto deve essere poi rapportato al dispositivo utilizzato. La Verbatim Pro+, pur offrendo prestazioni di alto livello in tutti i test, non appare preferibile alla Sandisk Extreme proposta allo stesso prezzo. Non convincono, in particolar modo, le performance in scrittura 4k, circostanza che ne suggerisce una maggiore attitudine all'impiego nelle registrazioni video. A seguire troviamo la Lexar High Performance 633x, modello proposto a poco meno di 40 euro che offre prestazioni il lettura (sequenziale e casuale) non troppo distanti da quelle del terzetto sul podio, ma che appare più staccata nel test di scrittura casuale.

Molto combattuto è il segmento dei modelli che si collocano nella fascia di prezzo tra i 25 e i 35 euro. La Sandisk Ultra offre prestazioni bilanciate in tutti i test, senza stabilire valori record in alcuno di essi - fa particolarmente bene nel test in lettura casuale. Il modello di Kingston, poco costoso, brilla nel test di lettura sequenziale, offrendo prestazioni che si staccano dalle proposta più economiche, ma poi delude negli altri test (scrittura sequenziale, lettura/scrittura casuale). La soluzione di Toshiba fa bene nel test di lettura sequenziale, ma cede il passo a microSD più economiche in quello di lettura casuale. Lexar 300X sorprende per la velocità massima in lettura sequenziale, che supera il valore della più costosa compagna di scuderia Lexar 600X, ma le prestazioni si allineano delle microSD di pari fascia nei restanti test. Prestazioni di medio livello per la Transcend che, tuttavia, viene penalizzata dal prezzo posizionato sulla parte alta della forbice 25-35 euro. E la Mx Onda? da tenere a debita distanza, dovrebbe esser chiaro.

Val la pena risparmiare? Arrivati a questo punto, si potrebbe obiettare che il modello dalle prestazioni più disastrose è un esemplare fallato e che la valutazione sulla bontà del prodotto non può essere estesa ad altre schede dello stesso brand. E' una lettura plausibile, ma si tenga presente il dato in percentuale: su 11 schede microSD provate, 10 delle quali di marchi noti, i problemi sono emersi con il modello dell'unico marchio meno noto e con la scheda più economica del gruppo. Non abbiamo fatto nessuna fatica per individuarla: si è trattato di un unico acquisto per tutte le schede del lotto.

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