Come usare la scheda SD

Qualche tempo fa, hai acquistato una scheda SD usufruendo di una promozione molto conveniente. Vorresti cominciare a sfruttarla ma, purtroppo, proprio non sai come usarla nel tuo dispositivo Android né come formattarla per renderla operativa, poiché non sei molto pratico con il mondo della tecnologia. Beh, non preoccuparti: se vuoi, ci sono qui proprio per darti le risposte che stavi cercando.

Come sicuramente saprai, le schede SD permettono di aumentare lo spazio di archiviazione disponibile su un gran numero di device, siano essi telefoni, tablet, computer o altri terminali dotati di memoria "espandibile": grazie alle loro dimensioni contenute, installarle non è affatto difficile. Usarle, poi, lo è ancora meno: basta aver chiaro l’obiettivo che s’intende raggiungere. Ed è proprio in questo frangente che ho intenzione di venirti in aiuto!

Di seguito, infatti, ti spiegherò per filo e per segno come usare la scheda SD su Android, iPhone e iPad e PC, dandoti inoltre un’infarinatura generale su quelle che sono le caratteristiche principali che contraddistinguono queste piccole ma efficienti memorie. Dunque, senza esitare oltre, dedicami qualche minuto del tuo tempo libero: posso garantirti che non te ne pentirai. Buona lettura e buon divertimento!

Indice

Come funziona la scheda micro SD

Il funzionamento delle schede microSD (e delle schede SD) è molto semplice: una volta inserite all’interno dei dispositivi compatibili (siano essi PC, smartphone, tablet, fotocamere e così via) e formattate in modo opportuno, esse vengono generalmente impiegate per l’archiviazione e il trasferimento dei dati.

Scegliere la microSD più adatta alle proprie necessità non è difficile, tuttavia bisogna districarsi tra caratteristiche e diciture che potrebbero non essere immediatamente comprensibili. Di seguito ti fornisco una panoramica degli aspetti da tenere in considerazione per la scelta di una nuova scheda di memoria.

Spazio di archiviazione – le microSD e le schede SD possono avere denominazioni differenti in base allo spazio di archiviazione di cui dispongono: le microSD/SD standard hanno una capacità massima di 2 GB e, a oggi, sono poco usate. Le microSDHC/SDHC (dove HC sta per High Capacity) dispongono di spazio di archiviazione che va dai 4 ai 32 GB , mentre le microSDXC (e SDXC ) possono ospitare, in genere, dai 64 GB ai 2 TB di dati.

– le microSD e le schede SD possono avere denominazioni differenti in base allo spazio di archiviazione di cui dispongono: le hanno una capacità massima di e, a oggi, sono poco usate. Le (dove HC sta per High Capacity) dispongono di spazio di archiviazione che va dai ai , mentre le (e ) possono ospitare, in genere, dai ai di dati. Velocità di scrittura minima – un’altra caratteristica importantissima delle microSD (e delle schede SD) è la velocità minima con cui vengono scritti i dati. Questo parametro è di fondamentale importanza, in quanto permette di capire quale microSD potrebbe essere più adatta alle proprie esigenze: per esempio, in caso di utilizzo per la registrazione o l’acquisizione di immagini in rapida sequenza, è necessario disporre di una scheda di memoria particolarmente prestante in termini di scrittura. In base a questo parametro, le microSD e le schede SD vengono catalogate in classi. Classe 2 – la velocità di scrittura minima è pari a 2MB/s (il simbolo è un "2" racchiuso in un cerchio). Classe 4 – la velocità di scrittura minima è pari a 4MB/s (il simbolo è un "4" racchiuso in un cerchio). Classe 6 – la velocità di scrittura minima è pari a 6 MB/s (il simbolo è un "6" racchiuso in un cerchio). Classe 10 – la velocità di scrittura minima è pari a 10 MB/s (il simbolo è un "10" racchiuso in un cerchio). UHS Speed Class-I U1 – si tratta di microSDHC/XC ottimizzate per la registrazione di flussi continui di dati, come foto o video in alta definizione. Hanno velocità di scrittura minima pari a 10 MB/s (il simbolo è una "I", accompagnato da un "1" racchiuso dalla lettera "U"). UHS Speed Class-I U3 – hanno le medesime caratteristiche della classe vista in precedenza, ma garantiscono una velocità minima di scrittura pari a 30 MB/s (il simbolo è una "I", accompagnato da un "3" racchiuso nella lettera "U"). UHS Speed Class-II U1 e U3 – molto simili alle classi viste in precedenza, dispongono però di una maggiore velocità di trasferimento dei dati sul dispositivo. Essa è compresa tra i 156 e i 312 MB/s (contro i 50-104 MB/s delle microSD UHS Speed Class-I). Video Speed Class – si tratta di una certificazione che, invece, indica le prestazioni garantite dalla scheda per la registrazione dei video. Al momento, esistono 5 differenti standard: V6 (6 MB/s costanti), V10 (10 MB/s), V30 (30 MB/s), V60 (60 MB/s) e V90 (90 MB/s).

– un’altra caratteristica importantissima delle microSD (e delle schede SD) è la velocità minima con cui vengono scritti i dati. Questo parametro è di fondamentale importanza, in quanto permette di capire quale microSD potrebbe essere più adatta alle proprie esigenze: per esempio, in caso di utilizzo per la registrazione o l’acquisizione di immagini in rapida sequenza, è necessario disporre di una scheda di memoria particolarmente prestante in termini di scrittura. In base a questo parametro, le microSD e le schede SD vengono catalogate in classi.

La velocità di scrittura massima, tuttavia, non è codificata in uno standard preciso e può essere differente da scheda a scheda.

Infine, un altro parametro relativo alle prestazioni di una microSD (o scheda SD) consiste nella quantità di operazioni di input/output per secondo, o IOPS: in base a questo, le schede vengono classificate in A1 (velocità casuale minima di lettura random di 1.500 IOPS e scrittura random di 500 IOPS), e A2 (lettura random a 4000 IOPS e scrittura random a 2.000 IOPS). Le schede ottimizzate in maniera specifica per i device Android sono proprio quelle A1 e A2.

Per comprendere ancora più a fondo questi concetti, ti consiglio di leggere la mia guida su quale scheda SD comprare, nella quale ti ho esposto l’argomento con dovizia di particolari. Inoltre, se hai intenzione di usare la scheda di memoria in dispositivi come le GoPro o le Reflex, puoi dare un’occhiata alle guide tematiche che ho realizzato in merito.

Come usare scheda SD per Android

Se è tua intenzione sfruttare la scheda SD su un dispositivo Android, allora procedi con la lettura dei paragrafi seguenti, nei quali ti spiegherò accuratamente tutti i passaggi da effettuare per installare la scheda nei dispositivi in questione, formattarla ed, eventualmente, usarla per spostarci sopra delle app.

Come installare la scheda SD nel dispositivo

L’installazione fisica della microSD nei dispositivi Android non è affatto difficile, sebbene i passaggi non siano uguali per tutti i device. Qualora tu possieda uno smartphone dotato di batteria estraibile, provvedi a sollevare la scocca posteriore con delicatezza e individua lo slot dedicato alla microSD, solitamente posto nei pressi di quello dedicato alla scheda SIM. In genere, entrambi gli alloggiamenti risiedono nella parte alta del dispositivo, oppure sotto la batteria.

Fatto ciò, infila delicatamente la microSD nell’apposita fessura, seguendo il verso indicato sul piccolo disegno che dovresti vedere nei paraggi della stessa: qualora la scheda dovesse opporre resistenza, non insistere e prova a cambiare il suo orientamento, onde evitare di rompere il dispositivo. Quando hai finito, inserisci nuovamente la batteria, rimonta il telefono e accendilo.

Se, invece, hai a disposizione un dispositivo dotato di batteria non removibile, identifica lo sportellino dedicato all’installazione di SIM e microSD, contraddistinto da un piccolo foro laterale. Quando l’hai trovato, utilizza il gancio in dotazione (oppure un oggetto appuntito, come una graffetta aperta o un ago da cucito) per aprirlo: inserisci delicatamente la parte sottile del gancio nel foro laterale dell’alloggiamento, fino a farlo scattare, quindi estrai il carrellino dalla scocca del telefono.

Per concludere, posiziona la microSD sulla parte interna del carrellino, rispettando il corretto verso d’inserimento, quindi infila nuovamente il carrellino nella sua fessura.

Purtroppo non posso fornirti istruzioni più precise, perché i modelli di smartphone e tablet in circolazione sono davvero tanti. Se necessiti indicazioni aggiuntive, però, puoi effettuare una ricerca su Google usando le parole inserire microSD [marca e modello dispositivo].

Nota: nei telefoni dual-SIM, lo slot dedicato alla microSD potrebbe coincidere con quello dedicato alla microSIM.

Come usare la scheda SD come memoria interna

Generalmente, esistono due possibilità per usare la scheda SD come memoria interna di Android: avvalendosi delle impostazioni del sistema operativo e identificando la microSD come "estensione" della memoria interna (in tal caso, le app saranno spostate parzialmente sulla scheda SD), oppure utilizzando una procedura leggermente più articolata, che prevede lo spostamento completo delle app e coinvolge anche il root del dispositivo.

Entrambi i metodi hanno i rispettivi pregi e difetti: se sceglierai di formattare la scheda SD come estensione della memoria interna di Android, parte dei dati e delle app installate saranno spostati in modo automatico, così da non sovraccaricare la memoria del telefono, ma non potrai scegliere liberamente quali app o dati spostare sulla scheda. Inoltre, non sarà più possibile usare la scheda SD su device differenti. In caso di rimozione della microSD, Android potrebbe comportarsi in modo imprevisto.

Se, invece, sceglierai di effettuare il root del dispositivo e dedicare parte della microSD alle app, potrai continuare a usare la parte "dati" della scheda di memoria (che, come scoprirai tra breve, andrà partizionata) anche su altri dispositivi e sarai libero di spostare qualsiasi dato o app sulla memory card.

Tuttavia, poiché si tratta di una procedura non "ufficialmente" prevista da Android, alcune app potrebbero non funzionare correttamente e avere tempi d’accesso estremamente alti. Inoltre, rimuovendo la microSD dal dispositivo, non sarà più possibile eseguire le app spostate su di essa. Infine, devo avvisarti fin da subito che il procedimento per effettuare quest’operazione è abbastanza macchinoso e richiede un minimo di conoscenze tecniche.

In entrambi i casi, tieni presente che le prestazioni del sistema operativo potrebbero diminuire (i tempi di accesso alla microSD sono più alti rispetto a quelli della memoria interna) e, dunque, è di fondamentale importanza usare delle schede di memoria con prestazioni elevate.

Tutto chiaro fin qui? OK, allora passiamo all’azione. Per formattare la scheda SD come memoria interna, puoi procedere in due modi diversi: dopo aver inserito la scheda e acceso il dispositivo, richiama l’area di notifica di Android e fai tap sul banner relativo alla Scheda SD. Successivamente, tocca il pulsante Memoria del telefono e, consapevole che quest’operazione eliminerà tutti i dati già presenti sulla scheda, fai tap sul pulsante Formatta scheda SD. Al termine del processo, il dispositivo sarà riavviato.

In alternativa, puoi ottenere lo stesso risultato recandoti nelle Impostazioni di Android (l’icona a forma d’ingranaggio collocata nel drawer) e poi sulle sezioni Spazio di archiviazione e Scheda SD. Per concludere, tocca il pulsante (⋮) collocato in alto a destra, sfiora la voce Impostazioni memoria situata nel menu mostrato a schermo, quindi fai tap sulla voce Formatta come memoria interna e conferma di voler formattare la scheda SD, pigiando sull’apposito tasto che compare a schermo.

Completata la procedura, Android selezionerà automaticamente le parti di app e dati da spostare su microSD, utilizzando precise tecniche mirate all’ottenimento delle migliori prestazioni possibili.

Qualora, invece, volessi optare per lo spostamento completo delle app, dovrai innanzitutto ottenere i permessi di root sul dispositivo, scaricare un’app di terze parti come App2SD e formattare la scheda in due parti: una preposta all’installazione delle app (che avrà lo stesso file system di Android, cioè ext4), l’altra dedicata a ospitare dati e file personali (che avrà file system FAT32 e potrà essere letta anche da altri dispositivi). Conclusa quest’operazione, sempre tramite App2SD, potrai spostare le app sulla scheda di memoria.

Se desideri ulteriori informazioni riguardo i passaggi che ti ho menzionato poc’anzi, ti consiglio di leggere con attenzione la mia guida su come spostare app le app su SD su Huawei, che puoi facilmente riadattare anche ad altri modelli di terminali Android.

Come formattare la scheda SD

Formattare la scheda SD su Android è davvero un’operazione semplicissima: per prima cosa, fai tap sull’icona delle Impostazioni (quella a forma d’ingranaggio) situata nel drawer di sistema, vai su Spazio di archiviazione e fai tap sulla voce Scheda SD, situata nel pannello che compare a schermo.

In seguito, premi il pulsante (⋮) posto in alto a destra, fai tap sulla voce Impostazioni memoria annessa al menu che ti viene proposto, quindi sfiora la voce Formatta e, tenendo presente che tutti i dati sulla scheda saranno eliminati, conferma la volontà di procedere, sfiorando il pulsante Formatta scheda SD. La memoria in questione verrà formattata utilizzando il file system FAT32.

A formattazione completata, potrai spostare sulla microSD tutte le immagini, i video e i documenti che desideri (rispettando, ovviamente, le dimensioni massime della scheda stessa): ti ho spiegato come fare nella mia guida allo spostamento dei file su scheda SD.

Come usare scheda SD su iPhone e iPad

Se possiedi un iPhone o un iPad, saprai sicuramente che questi dispositivi non sono dotati di appositi alloggiamenti per l’installazione di schede SD. Ciò, però, non significa che queste ultime non possano essere utilizzate tramite i summenzionati dispositivi, anzi: attraverso alcuni accessori di terze parti, è possibile collegare le schede di memoria agli smartphone e ai tablet Apple, attraverso le porte Lightning o USB-C (per gli iPad Pro più recenti) con cui sono equipaggiati.

Questi accessori sono composti da un’apertura anteriore, in cui infilare la scheda di memoria (o la microSD), e da una sorta di piccolo cavo posteriore, la cui estremità va inserita nella porta Lightning dell’iPhone e dell’iPad. A corredo degli adattatori, inoltre, sono disponibili specifiche app (installabili da App store), progettate per gestire il trasferimento dei file tra la memoria interna del dispositivo iOS e la scheda SD. Di seguito ti mostro alcuni di questi "adattatori".

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Tieni presente che alcuni modelli di iPad, come gli iPad Pro 2018 (quelli senza il tasto Home fisico), dispongono di una porta USB-C che consente il collegamento di schede SD tramite adattatori da USB-C a SD. Essi, per default, consentono la sola importazione delle foto dalle schede; per utilizzare funzionalità aggiuntive (ad es. lo spostamento dei file in entrambe le direzioni), potrebbe rivelarsi necessaria l’installazione di app specifiche.

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Come usare scheda SD su PC

Hai acquistato una nuova scheda SD e vorresti gestirla direttamente dal computer, visualizzando i file presenti su di essa ed, eventualmente, formattandola? Allora leggi con molta attenzione il contenuto dei paragrafi successivi, in cui mi accingo a spiegarti come effettuare queste due operazioni.

Gestire i file della SD

Per poter usare la scheda SD sul computer, devi innanzitutto disporre di un lettore adatto a contenere questo tipo di memoria. Di solito, sui computer desktop, esso si trova nella parte anteriore del case, con gli slot chiaramente visibili oppure protetti da uno sportellino. Sui notebook, invece, lo slot SD card è situato sui lati o subito sotto il touchpad, e potrebbe essere protetto da una finta scheda di memoria.

Tieni ben presente che, qualora volessi gestire una microSD, potresti aver bisogno di un apposito adattatore per trasformarla in una scheda SD di dimensioni regolari: in genere, tale adattatore è incluso nella confezione di vendita della microSD. Se non ce l’hai puoi procurartelo per pochi euro in quasi tutti i negozi di articoli informatici, oppure online.

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Se il tuo computer non fosse dotato di un lettore dedicato alle schede SD, puoi procurarti un apposito lettore di schede esterno, collegabile al computer tramite cavo USB. Fai bene attenzione al tipo di porte USB di cui è dotato il tuo computer: la maggior parte dei PC desktop dispone di porte USB "standard" (di tipo A), ma alcuni modelli di portatili, come ad esempio i MacBook di recente produzione, dispongono di sole porte USB di tipo C.

Di seguito, ti indico una serie di lettori che, a mio avviso, si distinguono per rapporto qualità/prezzo e che non necessitano di driver aggiuntivi per funzionare su Windows, né su Mac. Ti raccomando, ancora una volta, di scegliere il lettore più adatto al tuo caso, a seconda delle porte USB disponibili sul tuo computer e del tipo di scheda SD in tuo possesso.

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Una volta ottenuto l’occorrente, puoi finalmente leggere il contenuto della scheda SD da Windows o macOS. Si tratta di un’operazione davvero molto semplice, principalmente per due motivi: innanzitutto, non devi installare nessun tipo di driver aggiuntivo, in quanto il necessario è già presente sul sistema operativo; inoltre, i passaggi per gestire i file contenuti nelle schede SD sono identici a quelli che useresti per i file contenuti in dischi rigidi, chiavette USB e altri tipi di memorie.

Ad ogni modo, per accedere al contenuto della scheda, inseriscila innanzitutto nel lettore (collegando, se necessario, il lettore esterno al PC tramite USB), attendi qualche secondo affinché questa venga riconosciuta e apri il programma più adatto in base al sistema operativo in esecuzione.

Windows – avvia l’ Esplora File/Esplora Risorse cliccando sull’icona a forma di cartella gialla situata nella barra delle applicazioni, seleziona l’icona Questo PC/Computer dalla barra laterale della finestra che si apre a schermo, quindi fai doppio clic sull’icona della scheda appena inserita.

– avvia l’ cliccando sull’icona a forma di situata nella barra delle applicazioni, seleziona l’icona dalla barra laterale della finestra che si apre a schermo, quindi fai doppio clic sull’icona della scheda appena inserita. macOS – in questo caso, dopo il collegamento della scheda, dovrebbe comparire un’icona raffigurante la scheda SD direttamente sulla scrivania (in genere nell’angolo in alto a destra). Se ciò avviene, devi semplicemente fare doppio clic sull’icona per aprire il contenuto della scheda di memoria. In alternativa, fai clic sull’icona del Finder situata sul Dock, quindi premi l’icona della scheda posta nella barra laterale sinistra, all’interno del riquadro Posizioni.

Se hai bisogno di aiuto aggiuntivo sui passaggi appena descritti, ti invito a consultare il mio tutorial dedicato alla lettura delle schede SD su PC.

Formattare una SD

Sia Windows che macOS dispongono di strumenti integrati per la formattazione dei dispositivi di archiviazione ma, in questo caso, ti consiglio di formattare la scheda SD utilizzando SD Formatter: si tratta del programma ufficiale sviluppato dalla SD Association (l’associazione che raccoglie le più importanti aziende produttrici di schede SD) ed è compatibile sia con Windows che con macOS.

Per servirtene, collegati a questo sito Internet, se ti trovi su Windows, oppure a quest’altro, se stai usando macOS, quindi clicca sul pulsante Accept per avviare il download del file. Una volta ottenuto il pacchetto, agisci in base al sistema operativo che hai in dotazione.

Windows – avvia il file d’installazione (ad es. ), clicca sul pulsante Next , apponi il segno di spunta nella casella I accept the terms in the license agreement , premi il bottone Next per due volte consecutive e, per concludere, premi sui pulsanti Install, Sì e Finish .

– avvia il file d’installazione (ad es. ), clicca sul pulsante , apponi il segno di spunta nella casella , premi il bottone per due volte consecutive e, per concludere, premi sui pulsanti e . macOS – lancia il pacchetto scaricato in precedenza (ad es. quindi clicca per due volte consecutive sul pulsante Continua e poi su Accetta, Continua e Installa. In seguito, digita la password del tuo account utente e concludi l’installazione premendo sui pulsanti Installa software, Chiudi e Sposta.

A setup completato, inserisci la scheda SD da formattare nel computer (servendoti, se necessario, degli adattatori di cui ti ho parlato in precedenza) e avvia SD Formatter tramite la sua icona situata sul desktop di Windows o nel Launchpad del Mac. Se ti trovi su Windows, premi il pulsante Sì per superare il controllo account utente.

Giunto nella schermata del programma, seleziona la scheda da formattare nel menu a tendina Select drive, digita il nome che vuoi assegnarle nel campo Volume label e specifica il tipo di formattazione che intendi applicare: Quick format, per eliminare rapidamente il contenuto della scheda, oppure Overwrite format, per cancellare in maniera sicura i dati e renderne il recupero molto complicato. Quest’ultima soluzione, però, è molto più lenta rispetto a quella precedente.

Quando sei pronto, clicca sui pulsanti Format e OK per avviare la formattazione: al termine, sarai avvisato con un messaggio su schermo. Per ulteriori delucidazioni riguardo quest’argomento, ti esorto a consultare la mia guida su come formattare una scheda SD, nella quale ti ho spiegato tutto in modo ancora più dettagliato.

Qualora, invece, avessi bisogno di creare delle partizioni sulla scheda SD (operazione necessaria, per esempio, per installare su di essa un sistema operativo), puoi consultare il mio tutorial specifico sul tema.

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