▷ Migliori chiavette USB 2021 (top 5)

I fattori decisivi per la scelta della chiavetta USB

Capacità

Le chiavette USB sono i supporti di archiviazione esterni più diffusi e utilizzati, in parte grazie alla loro estrema comodità e facilità di trasporto, in parte perché le chiavette USB hanno prezzi sempre più convenienti. Per mantenere una copia dei propri file o trasferirli da un dispositivo all’altro, infatti, è sufficiente inserire una chiavetta in una presa USB, un procedimento estremamente semplice e alla portata anche degli utenti meno esperti.

Nell’arco di pochi anni si è assistito a un netto incremento della capacità di memoria di questi dispositivi, che è passata da pochi megabyte, quindi in grado di contenere per lo più documenti di testo o fogli di calcolo, fino a raggiungere addirittura 1 TB, una dimensione sufficiente a mantenere una copia di svariate migliaia di file.

Oggi gran parte delle chiavette USB commercializzate spazia dai 16 ai 256 GB, mentre è più raro trovare prodotti dai 512 GB a 1 TB, i cui prezzi sono ovviamente molto più alti. A seconda delle proprie esigenze e dei tipi di file che si intende trasferire, è importante valutare con attenzione quale modello scegliere: per esempio, chi lavora con video in alta definizione deve considerare che 16 GB sono in grado di contenerne solo un singolo minuto, mentre nello stesso spazio possono essere salvate migliaia di foto o di documenti di testo.

In generale consigliamo di scegliere un prodotto di medie dimensioni, dato può essere rischioso utilizzare una chiavetta USB di grandi dimensioni per mantenere una copia dei propri dati più sensibili, come vedremo in modo più approfondito nei prossimi paragrafi.

Velocità di trasferimento

La possibilità di trasferire i propri file in modo rapido è sempre più importante, considerando anche l’aumento continuo delle loro dimensioni a causa delle costanti innovazioni nel mondo digitale. Lo standard USB più datato, ovvero la versione 1.0, è ormai superato e non è più in commercio già da tempo. I successivi aggiornamenti, invece, convivono dividendosi il mercato, anche se presentano caratteristiche diverse che vanno analizzate nel dettaglio prima di procedere all’acquisto.

USB 2.0 : è uno standard datato, in grado di raggiungere una velocità massima di 480 Mbit/s (circa 60 MB/s). Anche se non è adatto al trasferimento di grandi volumi di file, che richiederebbe tempi estremamente lunghi, è compatibile anche con dispositivi obsoleti (precedenti a Windows Vista) e può essere una soluzione interessante per chi dovesse avere la necessità di trasferire file da computer molto datati;

: è uno standard datato, in grado di raggiungere una velocità massima di (circa 60 MB/s). Anche se non è adatto al trasferimento di grandi volumi di file, che richiederebbe tempi estremamente lunghi, è anche (precedenti a Windows Vista) e può essere una soluzione interessante per chi dovesse avere la necessità di trasferire file da computer molto datati; USB 3.0: nonostante sia stato introdotto nel 2007, non è ancora diffuso quanto lo standard precedente. Con una velocità massima di 4,8 Gbit/s (circa 600 MB/s), è più adatto a chi deve trasferire file molto pesanti evitando lunghe attese. È però importante ricordare che per assicurare prestazioni di questo livello è necessario che la porta USB a cui viene connessa la chiavetta deve essere in grado di supportare questo standard, una caratteristica diffusa solo nei computer di ultima generazione. Nel caso siano presenti solo ingressi 2.0, il funzionamento della chiavetta non verrà compromesso, ma la velocità di trasferimento sarà ridotta proporzionalmente;

USB 3.1 : evoluzione dello standard 3.0, è stato introdotto nel 2013 ed è ancora abbastanza raro sul mercato. La velocità massima è di 5 Gbit/s (circa 625 MB/s), e rappresenta dunque un leggero miglioramento rispetto al suo predecessore. Anche in questo caso è fondamentale che anche la porta a cui viene connessa la chiavetta sia in grado di supportare lo stesso tipo di prestazioni: in caso contrario il trasferimento dati subirà un rallentamento;

: evoluzione dello standard 3.0, è stato introdotto nel ed è ancora abbastanza raro sul mercato. La velocità massima è di (circa 625 MB/s), e rappresenta dunque un leggero miglioramento rispetto al suo predecessore. Anche in questo caso è fondamentale che anche la porta a cui viene connessa la chiavetta sia in grado di supportare lo stesso tipo di prestazioni: in caso contrario il trasferimento dati subirà un rallentamento; USB-C: questo tipo di connettore USB è diventato sempre più popolare, sin dalla sua entrata nel mercato nel 2014. Utilizzato in larga parte su tablet e smartphone, ha iniziato a diffondersi anche nel mondo dei computer portatili, in particolari nei modelli prodotti dalla Apple. Anche se è credenza diffusa che tutte le prese USB-C siano aggiornate allo standard 3.1, in realtà si possono trovare anche connettori aggiornati allo standard 2.0 e 3.0, ed è dunque necessario controllare questo dettaglio prima dell’acquisto.

Durabilità

Anche se si può avere l’impressione che una chiavetta USB duri in eterno, purché non venga danneggiata nelle sue componenti fondamentali, in realtà esistono dei limiti ben definiti nella vita di queste periferiche. Per prima cosa è bene ricordare che le operazioni che una chiavetta USB è in grado di svolgere sono due, ovvero quella di lettura e quella di scrittura. Se la prima normalmente non comporta una vera e propria usura del dispositivo, la scrittura è l’elemento che ne determina la durata complessiva, spaziando solitamente dai 3.000 ai 5.000 cicli: questo significa che, ogni volta che una chiavetta USB viene inserita in un computer e caricata con nuovi file, la sua durata si riduce gradualmente. Anche se questi dati possono sembrare preoccupanti, in realtà bisognerebbe utilizzare la stessa chiavetta più volte al giorno per diversi anni prima di vederne la fine, ma questo dato è fondamentale da considerare nel momento in cui si volessero salvare documenti importanti su una periferica di questo tipo. È inoltre consigliabile fare un’ulteriore valutazione riguardante la sicurezza prima di eseguire operazioni sensibili con una chiavetta USB.

Sicurezza

Il problema della sicurezza è sicuramente condiviso tra tutti i supporti di archiviazione esterna, e tuttavia va preso in seria considerazione soprattutto nel momento in cui si parla di chiavette USB, per il semplice motivo che, viste le loro dimensioni molto ridotte, è estremamente facile perderle, a differenza degli hard disk esterni. Anche se normalmente al momento dell’acquisto queste periferiche non dispongono di alcuna particolare protezione, alcune case produttrici mettono a disposizione dei software gratuiti che ne permettono la crittografia, assicurando un migliore livello di protezione per i propri dati. Esistono diversi programmi open source che permettono di eseguire la stessa operazione, consigliata soprattutto a chi utilizza spesso in viaggio chiavette USB. In alternativa, per chi non avesse familiarità con questo tipo di operazioni, è anche possibile utilizzare una password per consentire l’apertura di particolari file: questa opzione è disponibile nella grande maggioranza dei software al momento del salvataggio, oppure durante la creazione di un archivio (per esempio in formato ZIP).

Ricordiamo infine che è buona pratica scansionare periodicamente le proprie chiavette USB con un software antivirus, dato che le periferiche possono facilmente trasmettere malware da un dispositivo all’altro.

Dimensioni e design

Trattandosi di un dispositivo che normalmente si acquista per le sue funzionalità, prendere in considerazione elementi a prima vista puramente estetici può sembrare inutile. In realtà, le dimensioni e il design di una chiavetta USB sono fattori di una certa importanza, che vanno valutati in relazione soprattutto al proprio computer. Infatti, dato che le porte USB nella maggior parte dei modelli si trovano accanto ad altre prese, non è raro che la scocca di una chiavetta impedisca l’uso simultaneo di altre periferiche. La larghezza totale è dunque uno degli elementi da considerare prima dell’acquisto, anche se d’altra parte è bene evitare i modelli che riducono al minimo la protezione delle componenti interne del dispositivo, che potrebbe essere facilmente danneggiato durante il trasporto.

Il design di una chiavetta USB può anche renderne più evidente lo standard: a partire dalla versione 3.0, infatti, il connettore è in colore blu, un dettaglio facilmente individuabile da qualunque utente e che permette di capire facilmente se una periferica è aggiornata o meno. Chi utilizza una presa multipla o una prolunga per questo tipo di dispositivi, inoltre, deve considerare che i cavi saranno più spessi a causa di un maggiore numero di filamenti, e la lunghezza massima del cavo non può superare i 3 m, a differenza dello standard 2.0 che supportava prolunghe di 5 m.

Non va infine sottovalutata la presenza di un dettaglio che a volte può sembrare inutile o addirittura fastidioso, ma che in realtà aiuta a proteggere da polvere e urti indesiderati la parte più sensibile della chiavetta: si tratta ovviamente di un cappuccio, oppure un sistema non rimovibile che permette di coprire i connettori nel momento in cui la periferica non è in uso.

I materiali sono importanti?

I materiali utilizzati per la realizzazione di una chiavetta USB sono purtroppo difficili da valutare. Se la scocca esterna è solitamente in plastica o in metallo, infatti, i materiali davvero importanti sono quelli utilizzati per la costruzione delle componenti interne del prodotto. Sfortunatamente non è facile ottenere informazioni precise riguardo questo tipo di dettagli, anche se normalmente si può notare una discrepanza rilevante in merito al prezzo: nel momento in cui si trovano due prodotti apparentemente identici, commercializzati dalla stessa casa, con uguale capacità e velocità di trasferimento dati, ma con costo differente, è molto probabile che siano stati utilizzati materiali di qualità differente nella realizzazione della componentistica interna. Come vedremo nel prossimo paragrafo, dunque, è importante considerare anche il prezzo del prodotto prima dell’acquisto, dato che questo può implicitamente fornire informazioni anche sui materiali utilizzati. In ogni caso, trattandosi di prodotti che vengono utilizzati per lo più in mobilità e vengono sottoposti con grande frequenza a urti, graffi e cadute involontarie, considerare un prodotto che possieda una scocca metallica può assicurare un livello di protezione sicuramente maggiore.

Il prezzo è importante?

Il prezzo di una chiavetta USB è influenzato da diversi fattori: i materiali di costruzione (come abbiamo visto sopra), la capacità totale e ovviamente la velocità di trasferimento dati. Generalmente c’è una certa uniformità nei modelli che presentano caratteristiche simili, ma la qualità delle singole componenti possono influenzare in modo rilevante il prezzo finale di un particolare prodotto. In generale, è consigliabile scegliere un modello dal costo più elevato nel momento in cui la chiavetta USB viene usata per salvare e trasferire file di una certa importanza, la cui perdita potrebbe causare un problema molto serio. Se invece viene utilizzata solo per documenti di scarsa importanza, o per esempio per avere a portata di mano qualche video da visualizzare in viaggio, non è necessario investire in modelli di fascia più alta.

A seconda delle proprie esigenze, è possibile trovare modelli che vanno dai 7 € circa fino a oltre 100 €, assicurando dunque una soluzione adatta a ogni necessità e a ogni budget.

La marca è importante?

Nel campo delle periferiche di archiviazione come le chiavette USB, il numero di produttori è oggi incredibilmente ampio: si spazia da case misconosciute, che spesso puntano sulla commercializzazione di prodotti economici, ai marchi più noti che hanno costruito una reputazione molto solida negli anni. Tra queste, in particolare, ricordiamo SanDisk, Toshiba, Kingston e Transcend, tra le più vendute in assoluto. Rivolgersi a un marchio noto non comporta necessariamente un aumento di prezzo rispetto ad altri prodotti sul mercato, ed è dunque consigliabile prendere sempre in considerazione un dispositivo che ha dimostrato la propria affidabilità prima di passare a modelli sconosciuti, soprattutto nel momento in cui si dovesse utilizzare la chiavetta per mantenere una copia di dati importanti. Inoltre, è bene considerare che in caso di malfunzionamenti o difetti insorti dopo un breve utilizzo, una casa di maggiori dimensioni è in grado di fornire ai propri clienti un’assistenza più pronta e attenta, un servizio che non va considerato come secondario quando si tratta di periferiche di archiviazione dove sono conservati file sensibili.

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